Argomento del libero arbitrio

L'argomento del libero arbitrio, chiamato anche paradosso del libero arbitrio o fatalismo teologico , sostiene che l'onniscienza e il libero arbitrio sono incompatibili tra loro e che qualsiasi concezione di Dio che incorpori entrambe le proprietà è quindi inconcepibile. La nozione di prescienza dell’Eterno rappresenta un tentativo di conciliare le due posizioni. Questi argomenti riguardano profondamente le implicazioni della predestinazione.[1][2]

La Chiesa Cattolica risolse il problema con la trascendenza di Dio rispetto al creato. Pur intervenendo nel tempo e nel mondo umano come Provvidenza onnipotente, Dio è nunc stans: vive, vede, conosce e contempla tutto il passato, il presente e tutto il futuro in un’unica volta da un luogo che è al di là del mondo e oltre ogni tempo, nell’eternità. Il fatto che Dio conosca il futuro nella dimensione dell’eternità, non impedisce all’uomo, che vive nel tempo, di ignorare il futuro, di non sentirsi predestinato a fare alcune determinate scelte e di esercitare il proprio libero arbitrio in vera libertà, avendo di fronte a sé molteplici alternative possibili di cui nessuna per l’uomo è necessaria e predeterminata.


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